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In casa Volkswagen non l'avranno certo presa bene, ma la dichiarazione di un anziano signore tirolese ha già fatto il giro del mondo suscitando la curiosità di molti. L'85enne austriaco si è infatti riconosciuto come il "papà" del logo che da anni contraddistingue la casa automobilistica di Wolfsburg, Germania.

La scioccante notizia non poteva arrivare in un momento peggiore, proprio in quel di Wolfsburg gli uomini Volkswagen stavano infatti stappando champagne in occasione della festa per la cento-milionesima auto prodotta (per la cronaca si trattava di una Touran). L'85enne Nikoklas Borg infatti, non solo si è dichiarato padre del logo, ma ha anche citato in giudizio la Volkswagen, davanti al tribunale di Vienna. Stando alle dichiarazioni di Borg, le stesse depositate presso il tribunale, l'idea di quel logo nasce nel lontano 1939, quando l'allora giovane grafico cercava di ottenere l'incarico per disegnare il marchio degli stabilimenti Volkswagen. Il Ministro per il Lavoro e l'Ispettore per la Viabilità del Reich (Fritz Todt) accettarono la candidatura di Borg che in seguito, tra diversi progetti, presentò proprio quello che è ancora oggi l'emblema distintivo della casa automobilistica. Dalla Germania intanto confermano che, sino ad oggi, nessuno era mai venuto a conoscenza dell'identità dell'ideatore di quel logo, e mai nessuno lo aveva rivendicato. Per chiudere la vicenda in tempi brevi, la Volkswagen avrebbe poi proposto la registrazione del nome di Borg all'interno degli archivi della società, ma sembra che l'arzillo 85enne abbia già risposto con un secco no. Quello che rimane da capire è il perché Borg abbia atteso tutto questo tempo prima di rivendicare la paternità dell'opera. Ad ogni modo il suo avvocato ha già fatto sapere che la volontà dell'ex-grafico è quella di "appurare la verità storica", che in termini economico-legali significa bei soldoni.